IA e imprese: perdite per 4,4 miliardi. Solo chi sceglie la “Responsible AI” cresce davvero
- Paolo Rappoccio
- 20 ott
- Tempo di lettura: 3 min
La corsa globale all’intelligenza artificiale sta mostrando il suo doppio volto. Da un lato, un’innovazione senza precedenti che sta rivoluzionando ogni settore produttivo. Dall’altro, un’ondata di criticità e vulnerabilità che mette in discussione la sostenibilità di molte strategie aziendali.
Secondo un’inchiesta pubblicata da Reuters, negli ultimi dodici mesi le principali aziende internazionali che hanno integrato soluzioni di intelligenza artificiale nei propri processi hanno registrato perdite complessive per 4,4 miliardi di dollari. Si tratta di un bilancio pesante, dovuto non tanto ai limiti della tecnologia, quanto a una gestione poco responsabile del suo impiego.
Negli ultimi due anni la diffusione di modelli generativi, assistenti intelligenti e soluzioni di automazione basate su intelligenza artificiale ha avuto una crescita esponenziale. Tuttavia, in molte organizzazioni l’introduzione è avvenuta senza una reale strategia di governance, spesso in modo frammentario e senza la formazione adeguata dei team interni.
Il risultato è un ecosistema in cui sistemi complessi elaborano dati sensibili senza una protezione sufficiente, algoritmi producono risposte errate o parziali, decisioni automatizzate violano la trasparenza richiesta dalle normative europee. In diversi casi, l’entusiasmo per la novità ha superato la prudenza, trasformando l’intelligenza artificiale da strumento di efficienza a fattore di rischio operativo e reputazionale.

La lezione che emerge da questa fase di sperimentazione globale è chiara: l’intelligenza artificiale funziona davvero solo se è governata.
Il concetto di “Responsible AI” non è un tema astratto, ma una condizione concreta per trasformare l’innovazione in valore. Significa sviluppare e adottare sistemi costruiti su quattro pilastri: sicurezza, trasparenza, controllo umano e rispetto delle regole.
Le aziende che hanno intrapreso questo percorso, secondo i dati di Reuters, hanno registrato un miglioramento medio delle performance del 30% e una riduzione significativa dei costi legati agli errori di sistema e ai rischi legali. La responsabilità, in questo senso, non frena la crescita ma la rende sostenibile nel tempo.
L’esperienza di Sied IT, che da anni accompagna le piccole e medie imprese nei processi di trasformazione digitale, mostra quanto sia importante affiancare alla tecnologia una cultura di consapevolezza digitale.
Le soluzioni basate su cloud e intelligenza artificiale, sviluppate con partner internazionali, possono semplificare processi complessi, ridurre i costi di gestione e rendere più fluida la collaborazione aziendale. Tutto questo però avviene solo quando l’adozione è accompagnata da strategie di formazione, valutazioni di impatto e una gestione accurata dei dati.
In altre parole, l’intelligenza artificiale non sostituisce l’intelligenza umana, ma la amplifica, sempre se inserita in un ecosistema organizzato e sicuro.
Per territori come la Calabria e, più in generale, per il Mezzogiorno, dove il divario tecnologico e infrastrutturale è ancora evidente, l’adozione consapevole dell’intelligenza artificiale può diventare un fattore di riequilibrio competitivo. Il cloud permette di superare i limiti fisici delle infrastrutture e di ridurre i costi, mentre l’intelligenza artificiale consente alle imprese di valorizzare le proprie competenze interne, ottimizzare i processi e ampliare i mercati.
La vera sfida è passare da una logica di adozione individuale a un modello di rete, in cui esperienze, competenze e strumenti vengano condivisi tra aziende, professionisti e istituzioni. È su questo terreno che la “Responsible AI” può diventare un motore reale di sviluppo.

Le perdite da 4,4 miliardi di dollari raccontano un fatto semplice: l’innovazione non si improvvisa. L’intelligenza artificiale è uno strumento potente, ma va progettata, testata e monitorata con la stessa attenzione che si riserva a qualunque asset strategico.
Le imprese che sapranno affrontarla con metodo, competenza e responsabilità potranno ottenere ritorni importanti, non solo in termini di produttività ma anche di fiducia e solidità sul mercato.




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